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Inserito il:
15/02/2021
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CULTURA
Carnevale storico di Verrès. La saga di Caterina, la contessa ribelle
Evento dal 13/02/2021 al 16/02/2021Carnevale storico di Verrès: una “chanson de geste” tra battaglie, complotti e amori, sospesi tra passato e presente.

La piazza è gremita. Il vociare si mescola al rullìo dei tamburi e al suono dei pifferi. Bandiere e stendardi dai colori vivaci ondeggiano sulla piazza. Eleganti dame e prodi cavalieri provenienti da ogni terra del contado si assiepano e si accalcano in fremente attesa.
Poi, all’improvviso, il silenzio. In cima alla scalinata il Gran Ciambellano prende la parola e, con voce tonante, inizia ad elencare i nomi dei nobili invitati a prendere parte al grande evento.
Ma in che epoca siamo? Nelle giornate del Carnevale, a Verrès, storico borgo della bassa Valle d’Aosta, passato e presente si fondono e si confondono per dare vita alla storica rievocazione di un episodio realmente accaduto. Protagonista è lei, Caterina, contessa di Challant. Una donna talmente battagliera, coraggiosa e anticonformista da essere addirittura accusata di stregoneria! Ma andiamo con ordine…
LA FORTEZZA DI IBLETO
Poderoso, massiccio, severo. Roccia sulla roccia il castello di Verrès domina dall’alto il borgo medievale, sorto, già secoli prima, lungo il tracciato della via romana delle Gallie. Una fortezza monoblocco, dal carattere indiscutibilmente maschile e militare. Come il suo creatore del resto: Ebalo, detto Ibleto, di Challant, che tale aspetto le diede sul finire del XIV secolo.
Ibleto e il suo castello; così simili da rispecchiarsi reciprocamente. Ibleto: “di statura grande et grosso, ben fatto”. Ibleto “gran cavagliere et generale…feroce d’animo, però benigno”. Queste le parole con cui ne delinea il profilo lo storico Vigilio Vescovi nel 1639.
Un possente guscio di roccia. Un’armatura fatta castello. Mura spesse quasi 3 metri in un vero e proprio trionfo di pietra grigio-verde valdostana. Un rincorrersi vorticoso di archi rampanti, scale, architravi a chiglia o di foggia moresca; un susseguirsi di camini immensi e raffinate finestre.
Un Medioevo fiabesco ed esotico che, a tratti potrà persino suggerire l’atmosfera di una fortezza crociata in Terra Santa!
LA BATTAGLIA DI CATERINA
Da Ibleto a Francesco, primo conte di Challant, che ereditò il castello nel 1409.
Da Francesco a…Caterina e Margherita. Sì, perché Francesco contravvenne all’ordine di rimettere i suoi beni in mano sabauda qualora non avesse avuto eredi maschi e designò eredi le sue figlie.
Caterina, forte del testamento del padre, noncurante dei bandi e degli editti comprò dalla sorella, più fragile e timorosa, parte dei beni; citata a comparire in giudizio, la contessa non si presentò.
Una donna “fuori tempo”: audace, moderna, ribelle. Appoggiata dal marito Pierre Sarriod, signore di Introd, Caterina ingaggiò una strenua lotta contro il cugino Giacomo di Challant, a sua volta supportato dal duca di Savoia e dal resto dell’invidioso parentado.
Caterina cercò anche l’appoggio del popolo; perciò, il 31 maggio, festa della Trinità, scese a Verrès con Pierre d’Introd e 50 dei loro uomini armati; i conti, dopo aver pranzato dal Reverendo Pietro di Chissè, Prevosto della collegiata di Verrès, si resero protagonisti di un gesto inaudito, inconcepibile per l’epoca!
- VALLE D’AOSTA-Costume Carnevale Verrès (foto Enrico Romanzi)
- VALLE D’AOSTA-Costumi Carnevale Verrès (foto Enrico Romanzi)
- VALLE D’AOSTA-Carnevale Verrès (foto archivio Turismo)
In quel 31 maggio del 1449, la giovane contessa scese tra la gente, la “sua” gente, a ballare e fare festa. Un gesto sconvolgente, mai visto prima: una dama che balla coi popolani!
Un episodio che viene ricordato ogni anno, in occasione del suggestivo Carnevale storico di Verrès, al grido di “Vive Introd e Madame de Challant! Vive, vive, vive!”.
Caterina era così: coraggiosa e indomita. Purtroppo non riuscì a veder riconosciuti i suoi diritti, ma nel castello di Verrès, sua roccaforte, ancora adesso c’è un po’ di lei.
UN CARNEVALE TRA BORGO E CASTELLO
Dal 1949, anno di fondazione del Comitato del Carnevale storico di Verrès, siamo giunti all’edizione 2021. Ma quest’anno, purtroppo, non ci saranno cortei di figuranti in abiti sontuosi, non ci sarà musica, né balli, né canti, né proclami…
In questo 2021, c’è il silenzio. E cirtiamo dalla pagina Facebook del Carnevale storico di Verrès:
il silenzioecco il rumore di questo carnevale 2021sarebbe stato il giorno in cui loro si sarebbero svelati con magnifici costumi e tutti noi dalla piazza avremmo urlato per la 73esima volta VIVE VIVE VIVEli avremmo applauditi li avremmo abbracciatiavremmo fatto mille scatti fotograficiavremmo cantato avremmo brindato avremmo ballatoci saremmo abbracciati ci saremmo baciatinelle immagini che ogni giorno pubblicate leggiamo gioia leggiamo storia…la vostra, la nostrasiete diventati Caterine e Pierre, Presidenti, avete rivestito i vari ruoli del corteo storicoil clima sarebbe quello giusto, l’aria del carnevale…aié al vent da carnevéil clima vero è la malinconia che pervade tutti noima torneremo!”
La tradizione comunque non si ferma e i Verrezzesi hanno voluto far vivere il loro Carnevale online
- VALLE D’AOSTA-Carnevale Verrès (foto archivio Turismo)
- VALLE D’AOSTA-Carnevale Verrès (foto archivio Turismo)
- VALLE D’AOSTA-Carnevale Verrès (foto archivio Turismo)
Carnevale storico di Verrès: per vivere l’emozione di una “chanson de geste” tra battaglie, complotti e amori, sospesi tra passato e presente.
( Stella Bertarione)
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