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Inserito il:
09/12/2014
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ADRENALINA
I cani non fanno piolet-traction
I pensieri e il ricordo di un amico mancato durante la preparazione del Vertikal Trail Licony di Morgex in Valle d'Aosta

Eppure ero certo di averlo visto, con la coda dell’occhio, schizzare sulla linea di massima pendenza al probabile inseguimento dell’ennesima marmotta incautamente entrata nel suo orizzonte visivo ed ora, nonostante i penosi richiami che sono in grado di produrre, mi ritrovo senza il fedele compagno di tante salite ad affrontare, con il cardio a fondo scala, questa manciata di ripidissimi, interminabili, faticosissimi metri che mi separano dall’accogliente rifugio Pascal.
L’hanno intitolato a lui, Luigi, l’altro mio compagno di mille avventure in montagna e sono certo che il suo spirito ne vada fiero perché questa era la sua montagna prediletta.
L’abbiamo salita, carezzandone i pendii con i nostri colorati deltaplani, centinaia di volte e altre mille ne abbiamo ricamato con gli sci la superficie innevata.
Sorvolarla allora era certo meno faticoso del salirla come faccio oggi, allenandomi per il trail che ne celebra le bellezze, ma è proprio la dimensione del trekking che mi consente di apprezzarne al meglio i tesori di flora e fauna così come il meraviglioso, strapiombante scenario del fondovalle lasciato 1800 metri più in basso ad aspettare il mio stanco ma soddisfatto ritorno.
Ho deciso di ricordarlo così Luigi, iscrivendomi ogni anno a questa spettacolare manifestazione di corsa in montagna che è il Vertikal Trail Licony.
Una vera festa con centinaia di trekkers entusiasti ed atleti di alto profilo che si sfidano, i migliori in ordine sparso, gli altri rigorosamente allineati a trainarsi vicendevolmente come tante formichine lungo l’incredibilmente ripido e spettacolare percorso che conduce alla sommità.
Una ruvida strusciata contro il polpaccio mi annuncia il ritorno in formazione dell’amico quadrupede al quale, non raramente ma soprattutto oggi, invidio l’inesauribile energia che gli consente di umiliarmi regolarmente,con i suoi continui sali-scendi, sui sentieri e le alte vie della nostra Valle.
Le nostre ombre ed i nostri respiri si uniscono sulla scomposta pietraia finale mentre i bastoncini scandiscono ritmicamente l’andatura fattasi più vivace in vista dell’arrivo.. forza.. dai.. è fatta.. non ne avevo più.. penso soddisfatto appoggiandomi alla calda superficie in pietra della costruzione mentre i polmoni e i quadricipiti la smettono finalmente di urlare ed il panorama, abbandonata la dimensione verticale, si apre alla vista della meravigliosa balconata del Monte Bianco.
Oltre alla mia, una kilometrica lingua a penzoloni mi costringe all’idratazione d’urgenza dell’implorante manigoldo sdraiatosi accanto (fatico a credere che anche lui fatichi!) che, tra un’ingollata e l’altra, sembra godere come me della stupenda rappresentazione offerta da Madre Natura anche se suppongo che un osso da sgranocchiare incarnerebbe meglio il suo concetto di Paradiso.
Il mio, invece, consiste nell’attendere l’imbrunire in questo privilegiato e selvaggio isolamento sorseggiando una meritata tazza di tè davanti ad un palcoscenico di svettanti Quattromila che, impietosamente, sembrano sollecitarmi a sfide più ardue di quella appena conclusa ma… ahimè… i cani non fanno piolet-traction, la gioventù avanza e le montagne, loro, si allungano sempre di più.. vero Luigi?
Testo e foto di Riccardo Tarello
- Io & Poldo
- Prima
- Durante
- Poldo in azione su Licony
- Trekking
- Ultimo sforzo
- Arrivo del Vertikal
- Al rifugio Pascal
- Balconata del Bianco da Punta Licony
- Lago Licony
- Tramonto dal Rifugio Pascal
Bellissimo,commovente ricordo di Luigi .grazie per aver risvegliato momenti meravigliosi trascorsi con Lui sulle amate montagne della Valle.
Grazie a te Ottavio per il commento. Era proprio il mio intento. Se vuoi puoi aiutarmi a condividerlo,grazie.
Leggendo ho apprezzato la lirica e l’entusiasmo verso la madre terra. Emerge lo spirito atletico.
Grazie Elisa,sono contento di essere riuscito a trasmettere anche la componente di fatica atletica (garantisco che in questa attività è connaturata) oltre alla visione panteistica alla quale non posso/voglio sottrarmi.
Se vuoi aiutarmi ad avanzare anche in questa particolare competizione puoi condividere l’articolo con i tuoi contatti. Grazie!
Grande Riccardo…sei un mito
Ciao Riccardo, simpatico il testo e belle le foto. Prima o poi, quando tornerò su dalla Toscana, ne faremo uno insieme
saluti
Molto volentieri Dario, anche il tuo racconto mi è piaciuto e spero che ci troveremo, oltre che in questa, anche in altre sfide comuni e avvincenti. Buone salite!
A me pigra e incapace di avventurarmi in scenari così belli, hai dato il piacere di vivere questa avventura attraverso il tuo raccontoRiccardo e ti ringrazio, letta d’un fiato senza fatica!
Felice ti sia piaciuto Gabriella! Si può viaggiare, emozionandosi,con la sola mente..Salgari docet!
A me pigra e incapace di avventurarmi in scenari così belli, hai dato il piacere di vivere questa avventura attraverso il tuo racconto. e ti ringrazio Riccardo letta d’un fiato senza fatica!
Semplicemente bellissimo e commovente. Rende l’idea di quanto possa essere profondo l’Amore che si puó provare verso altri esseri viventi. Corri felice nel Persempre Luigi….
Grazie Vittorio, volevo proprio commemorare il ricordo di un compagno di avventure e del suo territorio di gioco prediletto.
Grande Riccardo!
Nobile e commovente ricordo di un amico “speciale” reso spettacolare da un contesto ambientale meraviglioso e amplificato all’ ennesima potenza dalla imponente presenza di un altrettanto amico “speciale” come Poldo che mai è poi mai tradirà le tue intenzioni……..
Complimenti!
Grazie Roberto,andare in montagna con dei veri amici è una fortuna ed un privilegio
Lo auguro a tutti.
ciao riccardo…..complimenti !!!